Le 8 fasi d’intossicazione del corpo

È possibile identificare alcune fasi distinte nel processo di intossicazione di un organismo. Queste fasi disegnano una mappa di classificazione di migliaia di malattie e spiegano la natura di centinaia di diversi sintomi. Per la più le malattie sono la manifestazione di due o tre fasi d’intossicazione dell’organismo che vengono a coincidere nello stesso tempo. Conoscere queste sette fasi può aiutarci a comprendere meglio le malattie stesse, e quindi, conoscendone le cause, cercare di contrastarle, sempre che abbiamo sufficiente interesse e amore verso noi stessi.

#1 Fase di escrezione

Si tratta di uno stadio fisiologico. Ad esempio, se si è consumato un elemento avariato, sarà naturale che si presentino vomito e diarrea, a cui segue la guarigione. Similmente, se nell’organismo è presentato un virus, ciò darà luogo ad un innalzamento della temperatura corporea e alla formazione di catarro nasale, che scompare dopo un giorno o due con la guarigione.

Vediamo quindi che l’escrezione fisiologica di ogni tipo di tossina dai tessuti avviene attraverso il metabolismo, in questa fase le tossine irritano la linfa e si avverte un senso di stanchezza; molte energie sono infatti assorbite dalla neutralizzazione delle tossine da parte del fegato e dei reni. La persona apparentemente in stato di salute prova inizialmente stanchezza, irritabilità, a cui seguono debolezza, mal di testa, sensazioni spiacevoli allo stomaco o al fegato, a volte una fortissima fame (il primo campanello d’allarme che segnala l’ostruzione dei canali nervosi), fino ad arrivare all’osteocondrosi cervicale. L’intestino si indispone e accusa gonfiore.

#2 Fase di reazione o risposta all’accumulo di tossine

È un aggravamento patologico dell’escrezione di ogni tipo di tossine dai tessuti.

Le tossine incidono sulla materia grigia del cervello, causano irritazione dei nervi che si manifesta con insistenti e quotidiani mal di testa e una stanchezza sempre crescente, dolori reumatici alle articolazioni e muscolari. Se questi sintomi non sono accompagnati dalla comparsa di una qualche malattia, ciò può solo indicare che si sta facendo un uso eccessivo di zuccheri e dolci in genere, un’alimentazione che non risponde alle reali esigenze del proprio organismo.

È possibile anche che sopravvengano febbre, raffreddore, tosse, sudorazione, diarrea, suppurazione, dolori, anche di tipo articolare, eruzioni cutanee sul corpo e sul viso, facilita nel contrarre malattie da raffreddamento, ed anche diversi tipi di allergie, eczemi, dermatiti, foruncoli, ecc. La pelle perde idratazione e avvizzisce rapidamente, diventando più sensibile al freddo e al caldo. In questa fase l’organismo si sforza di espellere le tossine ma non ha risorse sufficienti per farlo in maniera rapida ed esaustiva.

Si perviene quindi ad uno stato di intossicazione dell’organismo. È in questa condizione che si sviluppano i processi patogeni.

In un corretto metabolismo l’energia di cui dispone un organismo viene divisa tra:

  • la digestione del cibo,
  • l’assimilazione delle sostanze nutritive,
  • l’escrezione dei prodotti di scarto delle cellule e di tutto il corpo.

In questa fase di intossicazione l’energia è invece spesa nella digestione dei veleni che integriamo sotto forma di sostanze stimolanti (caffè, tabacco, zucchero, alcol, composti inorganici, conservanti e coloranti), mentre lo svolgimento delle altre funzioni non avviene a pieno regime.

Di conseguenza l’organismo perviene ad una condizione di intossicazione cronica.

#3 Fase di accumulo e deposito delle tossine

Si ha un leggero accumulo di tossine sotto forma di obesità di primo grado o, al contrario, smagrimento con formazione di nuovi punti di accumulo: lipomi, fibromi, ateromi, polipi, emorroidi, ecc.

L’intasamento di tossine può manifestarsi con l’insorgenza ingiustificata, almeno apparentemente, di relazioni allergiche o allergosimili, come ad esempio un’eccessiva lacrimazione o un’eccessiva secrezione di mucosa nel nasofaringe, un accumulo continuo di catarro in gola, congiuntivite, sinusite.

Compaiono delle malattie croniche persistenti. A questo punto spesso vengono già meno i sintomi che interessano pelle e mucose. Questo e il segno che l’organismo ha terminato le sue risorse indirizzate all’espulsione delle tossine e le tossine iniziano ad accumularsi nei tessuti.

La concentrazione di tossine va crescendo e di conseguenza il cervello inizia ad attivare dei meccanismi mirati alla loro espulsione dall’organismo (reazione di pulizia). Non appena il livello d’intossicazione dell’organismo supera i limiti accettabili il soggetto intossicato può iniziare ad avere tosse (la cui evoluzione porta ai sintomi dell’asma), secrezione di muco, espettorato, o anche cambiamenti cutanei, ovvero segnali di disagio fisico piuttosto chiari come psoriasi, eczemi, diabete mellito, ecc. Nei soggetti femminili possono manifestarsi alterazioni endocrino-ginecologiche.

Tutto ciò sarà l’evidente prova di un’alimentazione errata, di un eccessivo consumo di uova, farinacei e dolci. Si colloca nella terza fase anche il problema, frequente fra i bambini, dell’incontinenza notturna. La comparsa di diverse reazioni allergiche non è che il naturale tentativo di un organismo fortemente intossicato di espellere all’esterno queste scorie. Possono fungere da stimolatori di tali allergie gli allergeni più svariati: polline di fiori, polvere domestica, peli di animali, alimenti, alcune medicine, ecc.

#4 Fase d’impregnazione

Compaiono sintomi soggettivi. Essendo pochi i sintomi obiettivi, le diagnosi sono generiche: distonia neurovegetativa, emicrania, menopausa precoce, scompenso metabolico, osteocondrosi vertebrale, sindrome da stanchezza cronica. A volte i soggetti che lamentano tali sintomi vengono considerati ipocondriaci. Per tale ragione questa fase è anche chiamata “silente”, o “muta”.

A questo stadio di accumulo delle tossine nell’organismo iniziano ad instaurarsi processi irreversibili. Tuttavia, se un soggetto che si trova in questa fase di intossicazione inizia un intenso percorso di purificazione può ancora raggiungere buoni risultati e duraturi nel tempo. L’organismo è infatti ancora in grado di combattere la malattia che può essere allontanata a lungo termine.

Ma quando l’accumulo di tossine raggiunge questo stadio non sempre è sufficiente un solo trattamento di disintossicazione, e i risultati possono arrivare non immediatamente, ma più tardi rispetto alle fasi precedenti.

Fintanto che rimane nelle prime quattro fasi, l’organismo è in qualche modo ancora capace di combattere l’accumulo di scorie attraverso delle escrezioni periodiche di tossine e delle recrudescenze. Se pero’ questa disintossicazione non avviene l’accumulo delle tossine continua fino ad uno stadio successivo in cui esse penetrano all’interno delle cellule e le distruggono.

Vale a dire che le tossine penetrate nella cellula possono alterare strutture intracellulari, come enzimi o addirittura geni. In questa condizione si manifestano le malattie genetiche e le predisposizioni ad esse.

Se le prime quattro fasi si possono quindi intendere come intossicazione dei tessuti, quelle successive riguardano l’ambito cellulare.

#5 Fase della degenerazione

L’organismo distribuisce le tossine in tutti gli organi, fatto che porta necessariamente ad una loro modificazione e ad alterazioni nel loro funzionamento. A questo processo si accompagnano malattie legate alla deformazione dei tessuti connettivi degli organi, come ad esempio i reumatismi o la poliartrite.

In questa fase di intossicazione dell’organismo i sintomi obiettivi sono deboli, ma gli esami di laboratori possono già dare risultati positivi. Sorgono ulteriori alterazioni: rinite atrofica, paresi, atrofia del nervo ottico, cirrosi ed altri disturbi.

La manifestazione più significativa di questa fase di intossicazione avviene attraverso le malattie che interessano l’apparato cardiovascolare. Si individuano due tipi di alterazioni patologiche di questo apparato, a discapito del cuore.


  • Riduzione del lume dei vasi sanguigni. Sulle pareti dei vasi sanguigni si deposita colesterolo ed esse si irrigidiscono. Spesso, quando nell’organismo c’è un eccesso di proteine non digerite, si manifestano malattie come reumatismi, poliartrite, ecc.
  • Ingrossamento del cuore. L’esagerato consumo di derivanti del latte, di dolci e farinacei porta inizialmente ad un’intossicazione di fegato e reni, poi, quando questi organi non riescono più a svolgere sufficientemente le proprie funzioni, aumenta la quantità di scorie presenti nel sangue. Ciò aumenta la possibilità che avvenga un ingrossamento del cuore. Non di rado l’abuso di alcol ha questo epilogo.

#6 Una valanga di tossine si riversa nel plasma che nutre il sistema nervoso

Quando le cellule cerebrali soffrono aumenta il rischio di ictus. I vasi sanguigni si bloccano a causa del tessuto connettivo e delle placche aterosclerotiche. Tutto ciò porta ad infarto, ipertensione, paralisi. In questo stadio l’intossicazione provocata dagli accumuli biochimici nei canali nervosi è cosi rilevante che la trasmissione dei segnali diventa impossibile. Di conseguenza possono verificarsi paralisi parziali, si riduce il controllo dei movimenti volontari, può insorgere il mordo di Parkinson, ecc. Compaiono edemi e depositi patologici: adiposità, cisti, neoplasie benigne, aumento dei nei cutanei, l’ingrossamento dei polipi, malattie del sistema nervoso, ecc.

Il processo di formazione di coaguli di sangue è stimolato dal consumo di cibi ricchi di grassi saturi, colesterolo, cloro, calcio, ferro ed altre sostanze inorganiche che ostruiscono la circolazione arteriosa, riducono la quantità di ossigeno (ipossia) e rallentano l’arrivo delle sostanze nutritive alle cellule attraverso il torrente ematico (ciò costituisce la premessa della morte cellulare), causando ulcere ed emorragie.

#7 Deformazioni patologiche

Deformazioni patologiche delle cellule in genere o di interi organi e tessuti, delle mucose degli organi; formazione di neoplasie maligne. In questa fase l’influenza nociva delle tossine è diffusa, mentre la risposta dell’organismo è ormai minima.

#8 Serie malattie croniche con triste decorso

La crescita delle cellule non è più controllata dalle difese antitumorali. L’ultimo livello di intossicazione è accompagnato da malattie irreversibili, che implicano la corruzione di cellule ed organi, cioè il cancro.

Il cancro è una condizione nella quale le difese antitumorali dell’organismo che assicurano l’efficacia enzimatica dell’intestino crasso sono pari a zero. In altre parole, si formano nuove cellule patologiche e si riproducono senza controllo. Ciò significa che l’attività gastrointestinale è completamente alterata e con essa anche l’organismo intero.

Il quadro che si presenta è quindi dei meno felici. Ma è possibile fare qualcosa in questa fase per rimediare? Cosa si può fare? Come intraprendere queste “pulizie generali” del nostro organismo? Come possiamo tutti noi fare in modo di poter vivere agevolmente e in armonia con il nostro corpo inteso come organismo?

Iniziamo con il mettere in chiaro le principali cause di intossicazione dell’organismo. Quali sono le reali cause che conducono all’accumulo di tossine, scorie, sostanze, in ultima analisi, tossiche per l’organismo umano? Le cause sono molteplici ed eterogenee.

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